The first mistake, like the first love, is unforgettable.
Rewind: I had some great days in London. As said I was hosted by my friend Ema, then I also had an amazing reunion with Paolito, a guy you just cannot describe…you have got to experience him to get the whole view, he’s the (positive) definition of the Italian guy abroad, a real “mascalzone latino” as we said in one of our tracks together. Ending up eating spaghetti at 7AM with the both of them after an awesome night clubbing at Fabric (the legendary DJ Premier from New York was there) is one of the best sensations I could expect to have. It was 3 guys trying to make the most of their lives sitting at the same table, it was Italy in London: perfect combination. Other two nice meetings were those with Renato and his girlfriend, who are close friends of my close friend Alessio, and with Possessed, a young rapper I got to know last summer who showed us a little bit the hip-hop side of London.
Rewind: I had some great days in London. As said I was hosted by my friend Ema, then I also had an amazing reunion with Paolito, a guy you just cannot describe…you have got to experience him to get the whole view, he’s the (positive) definition of the Italian guy abroad, a real “mascalzone latino” as we said in one of our tracks together. Ending up eating spaghetti at 7AM with the both of them after an awesome night clubbing at Fabric (the legendary DJ Premier from New York was there) is one of the best sensations I could expect to have. It was 3 guys trying to make the most of their lives sitting at the same table, it was Italy in London: perfect combination. Other two nice meetings were those with Renato and his girlfriend, who are close friends of my close friend Alessio, and with Possessed, a young rapper I got to know last summer who showed us a little bit the hip-hop side of London.
Right now I’m writing on the train to Paris, thinking about how wonderful is the city I’ve just left. Yes, train to Paris: it’s time to unveil what I mean by saying “The first mistake”. About 2 weeks ago I was checking the website to buy tickets for this 2-hours-and-a-half-London-to-Paris Eurostar, but some complications related to the website itself made the booking impossible. Ema went to the station for me and he was said the special offer I had spotted out was valid until a couple of days before departure. I was quite relaxed, but once we got to the ticket office at the station on Saturday we found a completely different situation. I’m ashamed to reveal how much this train ticket cost, but I had no further options since the UK Eurolines Coaches website was unexplainably down in the last 2 days.
This is the first mistake of my journey: avoiding booking tickets in advance. But sometimes you just can’t, and quoting Paolito’s sentence as he left his first job in London after a month of fights giving a yellow rose to each one of his female workmates, I proudly say: “I went away like a Lord”.
Luv u, Lundun.
Luv u, Lundun.
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Il primo errore non si scorda mai.
Riavvolgiamo: sono stati grandi giorni a Londra. Come dicevo sono stato ospitato dal mio amico Ema, ma c’è poi anche stata la gran rimpatriata con Paolito, un ragazzo che non si può descrivere…bisogna viverselo per gustarselo, è la definizione (positiva) di italiano all’estero, un vero “mascalzone latino” come abbiamo detto in uno dei nostri pezzi assieme. Finire a mangiare con loro due un piatto di spaghetti alle 7 di mattina dopo una super serata al Fabric (DJ Premier da New York era all’opera, un mostro sacro) è una delle migliori sensazioni che potessi pensare di avere: riuniti allo stesso tavolo, tre ragazzi che stanno cercando di fare della propria esistenza quanto di meglio possibile. L’Italia a Londra, combinazione perfetta.
Altri due piacevoli incontri sono stati quello con Renato e la sua ragazza, amici stretti del mio stretto amico Alessio, e quello con Possessed, un giovane rapper conosciuto la scorsa estate che ci ha mostrato un po’ il lato Hip-Hop di Londra.
Riavvolgiamo: sono stati grandi giorni a Londra. Come dicevo sono stato ospitato dal mio amico Ema, ma c’è poi anche stata la gran rimpatriata con Paolito, un ragazzo che non si può descrivere…bisogna viverselo per gustarselo, è la definizione (positiva) di italiano all’estero, un vero “mascalzone latino” come abbiamo detto in uno dei nostri pezzi assieme. Finire a mangiare con loro due un piatto di spaghetti alle 7 di mattina dopo una super serata al Fabric (DJ Premier da New York era all’opera, un mostro sacro) è una delle migliori sensazioni che potessi pensare di avere: riuniti allo stesso tavolo, tre ragazzi che stanno cercando di fare della propria esistenza quanto di meglio possibile. L’Italia a Londra, combinazione perfetta.
Altri due piacevoli incontri sono stati quello con Renato e la sua ragazza, amici stretti del mio stretto amico Alessio, e quello con Possessed, un giovane rapper conosciuto la scorsa estate che ci ha mostrato un po’ il lato Hip-Hop di Londra.
In questo preciso momento sto scrivendo sul treno per Parigi, ripensando a quanto davvero è bella la città che mi sto lasciando alle spalle. Sì, treno per Parigi, e giunge così il momento di rivelare cosa intendo con “Il primo errore non si scorda mai”. Circa due settimane fa stavo controllando il sito per acquistare un biglietto per questo Eurostar da due-ore-e-mezzo-Londra-Parigi, ma alcuni problemi legati al portale stesso avevano reso la prenotazione impossibile. Ema era quindi andato per me direttamente alla stazione e gli era stato detto che l’offerta che io avevo individuato era comunque valida fino ad un paio di giorni prima della partenza. Ero quindi rilassato, ma arrivati sabato alla biglietteria abbiamo trovato una situazione completamente diversa. Mi vergogno a dire quanto è costato il biglietto, ma altre opzioni non ne avevo, essendo che la sezione britannica del sito dei bus Eurolines negli ultimi due giorni è stata inspiegabilmente inaccessibile.
Questo è stato il primo errore del mio viaggio: non comprare i biglietti per tempo. Ma il fatto è che a volte proprio non si può, e citando la frase di quando Paolito -dopo un mese di pura lotta- ha lasciato il suo primo lavoro londinese regalando una rosa gialla ad ogni sua collega, dico orgogliosamente: “Me ne sono andato da signore”.
Luv u, Lundun.
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