Apr 15, 2009

A FIRST ASSESSMENT / UN PRIMO BILANCIO


After waking up yesterday in front of such a beautiful dawn in Manilva (click on it to enlarge the photo, finally done with my new camera), it was time to move to Cartagena. Now it’s time to go northern and if before I was feeling like I was going away from Berlin, now I feel I’m really going back home. It’s a relevant mental shift, and I think it’s the right time to make an assessment on some aspects, even though the full one will come once the mission is completed.

I thought more than once on how people around me reacted and morally participated to my adventure:
-My friend Alessio Beltrami, the first I told my idea to, has been supporting and helping me from the early beginning. He’s a dynamic person, too: he will soon move to Japan, check his blog, I’d be glad if some of you could give him suggestions.
-My mother has not had a heart attack when I broke in with the news, and that means a lot. My father, who has always had the soul of an adventurer, was proud of my idea. The two of them were happy with what I was about to do from the first moment.
-A lot of friends, relatives and other people I have met in my life have been showing their enthusiasm, helping me concretely like Ema hosting me in London and Andrea giving me some useful contacts, or following my blog and sending me messages to show appreciation and to know if I was doing fine. I realized that what I’m doing is the dream of many.
-Moreover, a lot of people I didn’t know before have been helping me a lot -like Eulalie hosting me in Paris, Edurne and her family in Bilbao, and in general everybody related to Couch Surfing- or they have just been getting in touch with me to say they like what I’m doing and enjoy my blog entries.
This is my fuel. I wanted things like these to be my fuel.

On the other hand, some people behaved differently. There are people I know I don’t expect nothing from, full stop in this case. But there’s also people I have a close relationship with who haven’t reached out: not an e-mail, not a message, not a single word for best wishes. Nothing, even though everybody knows how important I consider what I’m doing. Furthermore in a couple of cases I’m feeling tension in the air.
And this is not my fuel. Even though feeling the challenge or reacting to negativity has historically worked in important situations of my life, for this journey I have decided since the beginning to only keep positivity as my fuel.

It’s usually easy to be glad about positive things, and on the other hand I should be sad about the negativity I’m facing, but I’m not: I’m happy instead, happy that this journey is making me discover not just new things, but also the truth about aspects and relationships which were already part of my life.
And I feel in peace with myself.

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Ieri, dopo essermi svegliato di fronte a tale stupenda alba a Manilva (cliccateci sopra per vedere in grande la foto, fatta finalmente con la mia nuova macchina), è stata ora di muovermi verso Cartagena. Ora la direzione da seguire è nord e se prima mi sentivo come se stessi lasciando Berlino, adesso sento davvero che sto tornando a casa. E’ un cambio di visuale importante e penso sia l’attimo giusto per tracciare un bilancio su alcuni aspetti, sebbene le somme generali le tirerò a missione compiuta.

Più di una volta mi sono soffermato a pensare come le persone che mi circondano hanno reagito e preso moralmente parte alla mia avventura:
-Il mio amico Alessio Beltrami, il primo a cui avevo parlato dell’idea, mi ha incoraggiato e aiutato fin da subito. Anche lui è una persona tutt’altro che statica: molto presto si trasferirà in Giappone, date un' occhiata al suo blog e vedete se avete qualche buon consiglio da dargli, ne sarei felice.
-Mia mamma non si è fatta venire un infarto quando ho dato la notizia e questo conta già molto. Mio padre, che ha sempre avuto lo spirito di un avventuriero, ha reagito alla mia idea con orgoglio. Entrambi si sono mostrati felici in merito sin dal primo momento.
-Molti fra amici, parenti e altre mie conoscenze hanno manifestato il loro entusiasmo, aiutandomi concretamente come ad esempio Ema che mi ha ospitato a Londra e Andrea che mi ha passato dei contatti utili, oppure seguendo il mio blog e contattandomi per manifestare stima per l’impresa o per sapere se andava tutto bene. Ho avuto modo di capire che ciò che io sto facendo è il sogno di molti.
-In più, molte persone che prima non conoscevo mi hanno aiutato parecchio –come Eulalie che mi ha ospitato a Parigi, Edurne e la sua famiglia a Bilbao e in generale tutti coloro legati a Couch Surfing- o più semplicemente si sono fatte vive per farmi sapere che apprezzano quanto sto facendo e leggono piacevolmente i miei post.
Questo è il mio carburante. Cose come queste ho voluto fossero il mio carburante.

Dall’altro lato, alcune persone si sono comportate in maniera diversa. C’è gente da cui non mi aspetto nulla, punto e basta in questo caso. Ci sono però persone con cui ho un rapporto stretto che non si sono fatte mai sentire: non un’e-mail, non un messaggio, non una parola d’augurio. Niente, sebbene agli occhi di tutti sia sempre stato chiaro quanto reputo importante ciò che sto facendo. Inoltre, in un paio di casi avverto che c’è della tensione nell’aria.
E questo non è il mio carburante. Sebbene storicamente sentire la sfida o contrastare la negatività abbia funzionato in momenti chiave della mia vita, per questo viaggio ho deciso da subito di tenere la positività come carburante.

E’ sempre facile sentirsi contenti per le cose buone, quindi d’altro canto dovrei essere triste per quanto di negativo avverto. Invece non lo sono, sono felice che questo viaggio mi stia facendo scoprire non solo cose nuove, ma anche la verità riguardo ad alcuni aspetti e rapporti che già da prima facevano parte della mia vita.
E sono in pace con me stesso.
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7 comments:

  1. Beh, che dirti, benvenuto anche tu nel club di quelli che fanno le pulizie pasquali tra le amicizie :)
    Capita ogni tanto di dover fare un po' di pulizia, ordine e quant'altro. Anche tra le persone che si ritengono amiche o anche solo semplicemente conoscenti. Questa non è necessariamente una cosa brutta. Serve a scremare quelle persone che io chiamo "parassiti" che succhiano sangue ed energia e non sanno darti nemmeno un sorriso in cambio. Si può provare un po' di delusione ma riuscire a "selezionare" le amicizie migliori fa solo sentire più leggeri.
    Per quanto mi riguarda, a 30 anni posso dire con fermezza d'avere 2 ottimi amici e 2 ottime amiche di cui posso fidarmi anche se non ci sentiamo per mesi per i nostri vari impegni. Sento di potermi ritenere fortunato :)

    Su col morale! Io rientro il 26 sera, preparati che andiamo a farci una bevuta :)

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  2. Perchè non hai scritto che dopo il video mi sono tagliato i capelli?
    p.s. Mi prenoto anche io per la bevuta, destinazione Lentate!

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  3. Tutti alla Cantina (e soprattutto tuttE!)

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  4. Mattia,
    m'è venuta in mente un'idea che riguarda quello che stai facendo e quello che ho intenzione di fare io a partire da metà maggio insieme a tanti altri con lo spirito dell'avventura.

    Quando rientri dobbiamo parlarne assolutamente e mi devi raccontare tutto il viaggio.

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  5. Ok Andrea, ne parleremo davanti ad 1 bel birrozzo.

    @ Anonymous: asdklfgqwe!

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  6. WAW...un pò ti invidio,io non riesco a rassegnarmi sulla realtà negativa che mi si è rivelata su certe persone a cui tenevo...pensa che a volte le sogno ancora, riflesso del fatto che la delusione ancora scotta... Quando torni dei farmi un corso per trovare la pace interiore!! ;-)
    Irene

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