Apr 27, 2009

I COME BACK TODAY / OGGI RIENTRO


Tonight at about 10:30 PM my train will stop in Milan, Italy and with a 20 minutes car ride I will get home.
Things to say would be too many, just like when somebody says “Come on, tell me something about your journey!” or wants to see the pictures I’ve taken. You just cannot sum up 5 weeks and thousands of kilometres easily.

With this entry I avoid being philosophical, and being this hypothetically the last one who can really attract your attention, there are some things I do want you to know:
1: In about 3 weeks you will find a free-download surprise right here on my blog. I’ve been working on it while travelling and I just have to put the final touches to it.


2: I’m doing as much as possible to find a publisher to see if my adventure can become a book. My idea is to write something between a travel guide for young/low budgeted people and the story of my journey. It’s weird that the real problem is finding a publisher instead of being able to write a book: I’ve got no problems with the latter but great difficulties with the first.

3: Among you blog readers there are some friends, but also many people I don’t personally know. I’d be glad if we could find a way to meet, that’s why I’m thinking about organising a party to have a drink together. If among you there’s somebody in the Milan’s (area) nightlife business, please contact me.

4: I still have photos to publish and some thoughts to share. I don’t want this Blog to run out of topic, but until the day of the free-download surprise it will be constantly updated. Then we will really reach its end.

Right now I’m enjoying the last hours in Geneva, Switzerland. Besides Kalkbrenner’s night, I had planned to come here to give the last papers to the University office, since I was thinking about moving here for the next 2 years to attend a Master course in Translation. I spoke with a few about it, and to this few I now say that for several reasons I won’t. This journey helped me find a clear view on this topic, too.
Finally, it was a very nice week-end here: Cecilia hasn’t made me starve, her whole group of friends is super, on Saturday night DJ Willy changed my life and I gave back Clio the towel she left at my place in Berlin.
Now I can really make the last 345km to go back home. And “tomorrow is another day”.
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Questa sera alle 22:30 circa il mio treno arriverà a Milano e in venti minuti di macchina sarò poi a casa.
Le cose da dire sarebbero troppe, proprio come quando qualcuno mi dice “Dai, raccontami qualcosa del viaggio!” o vuol vedere le foto. Riassumere cinque settimane e migliaia di chilometri non è una cosa che si fa così facilmente.

Evito di andare troppo sul filosofico con questo post ed essendo ipoteticamente questa l’ultima occasione di avere la vostra totale attenzione, ecco alcune cose che assolutamente voglio sappiate:
1: Fra circa 3 settimane troverete qui sul blog una sorpresa gratuitamente scaricabile. Ci ho lavorato nel corso del viaggio e devo solo darle gli ultimi tocchi.

2: Sto facendo il possibile per trovare un editore, in modo da vedere se la mia avventura può diventare un libro. L’idea sarebbe quella di dare alla luce una via di mezzo tra una guida turistica per giovani e/o viaggiatori low cost e un racconto della mia esperienza. Il colmo è che il vero problema sia il trovare l’editore e non il sapere scrivere il libro: non avrei nessun problema con il secondo aspetto, ma ci sono grandi difficoltà per quanto riguarda il primo.

3: Tra voi lettori del blog ci sono alcuni amici ma anche molte persone con cui non ci si conosce personalmente. Sarei felice se potessimo trovare il modo di incontrarci tutti e sto quindi pensando di organizzare una serata dove berci qualcosa assieme. Se tra di voi c’è qualcuno che lavora nell’ambiente della vita notturna di Milano e dintorni, per favore mi contatti.

4: Ci sono ancora foto da pubblicare e qualche altro pensiero da condividere. Non voglio che questo blog vada fuori argomento, ma fino al giorno della sorpresa gratuitamente scaricabile sarà costantemente aggiornato, dopodiché arriveremo davvero alla fine.

In questo momento mi sto godendo le ultime ore a Ginevra. A parte la serata di Kalkbrenner, avevo organizzato di venire per ultimare l’iscrizione all’Università, vista l’idea di trasferirmi qui per i prossimi due anni e frequentare un Master in traduzione. Ne avevo parlato con pochi e ora a quei pochi comunico che per molte ragioni non lo farò. Questo viaggio mi ha aiutato anche a far chiarezza in proposito.
Infine, il week-end è stato dei migliori: Cecilia non mi ha fatto morire di fame, il suo gruppo di amicizie è super, sabato sera DJ Willy mi ha cambiato la vita e ho ridato a Clio l’asciugamano che aveva lasciato da me a Berlino.
Ora posso davvero fare gli ultimi 345km per rientrare a casa. E “domani è un altro giorno”.
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7 comments:

  1. Eh, lo so benissimo cosa significa non riuscire a trovare un editore.
    Sai qual è la cosa peggiore? Per mandare in stampa un libro spesso (troppo spesso) ti chiedono di metterci tu stesso i soldi e di distribuirtelo da solo.
    E' meglio fare un sito internet, pubblicare ciò che si vuole e se poi qualcuno vuole acquistarlo sparare una cifra esosa.

    A presto!

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  2. torni tra i piccioni! ehhe che foto.
    oddio, non so se dire "bentornato" x' dopo un viaggio simile la brianza starà molto stretta, ma immagino che gli amici lasciati qui sarà x te un grande piacere rivederli.
    a presto allora :)

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  3. Andrea, conosco molto bene il processo che menzioni perché la musica ha le stesse dinamiche. Motivo per cui da anni stresso col "non scaricate illegalmente" ma nessuno capisce le fatiche che ci sono dietro. Vedremo se e cosa succede questa volta, finora non posso che riportare infruttuose conversazioni. Pensavo che con "Le barzellette di Totti" sugli scaffali l'editoria fornisse per lo meno più possibilità che la discografia...

    Kikka, sì, torno tra i piccioni. L'importante è riuscire ad essere quello sopra e non l'altro.

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  4. Mi complimento con tè per tutto quello che hai fatto.Seguendo il tuo viaggio ho capito che tu e molti altri cercate un mondo migliore e un posto in cui realizzare i vostri sogni.Continuate a farlo,non abbiate timore a chiedere aiuto nel caso ne abbiate bisogno parenti e amici vi supporteranno.In bocca al lupo a tutti quanti.

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  5. Finalmente hai finito con questa buffonata...La tua non è stata un'avventura, ma una semplice vacanza che hai voluto mettere in mostra per ottenere applausi a destra a manca senza un reale merito. "AVVENTURA" significa partire senza un soldo, senza una meta, e non con 10.000 euro in tasca e una lista di amici da sfruttare come hai fatto tu. Ti sei fatto una VACANZINA, ma niente di più. E il fatto che ti sei comprato pure la macchina fotografica (per poi perderla in una maniera cretina) è l' emblema di come il tuo sia stato puro TURISMO e nulla più. Chi parte all' avventura ha il solo scopo di sopravvivere giorno per giorno, senza schemi e tabelle di marcia, per quelli esistono i turisti giapponesi. Sinceramente dai tuoi racconti non emerge nessuna impresa degna di essere raccontata o tantomeno pubblicata da un editore... Perciò non dovrai stupirti se nessuno ti farà pubblicare il libro "IL MIO VIAGGIO IN EUROPA", ne esistono migliaia di persone che viaggiano come te. E che magari si pagano l' albergo e stanno zitti, invece di andare a scrocco da Tizio e Caio per poi lamentarsi di loro il giorno dopo. Se hai veramente le palle, rifai la stessa esperienza SENZA SOLDI e SENZA AVERE GLI AIUTI DEI TUOI AMICHETTI, lì si vedrà se sei veramente una persona speciale, e gli editori ti verranno pure a cercare per pubblicare la tua storia. A fare i turisti, siamo capaci tutti. Saluti e buon lavoro (perchè ora, dopo la vacanza, dovrai tornare a lavorare, come tutti gli uomini NORMALI)...ciao!

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  6. Caro anonimo,
    a parte diverse lacune che dimostri (es: quanti amici avessi ad ospitarmi e invece quanti sconosciuti ho trovato man mano; la pianificazione e l'improvvisazione) ti devo comunicare che una buona cosa l'hai fatta, cioè anticiparmi sui tempi della pubblicazione del budget del viaggio. Sto tirando le somme giusto ora -scontrini, biglietti e promemoria alla mano-e già sorrido.

    Essere come tu dici "speciale" o no è una cosa che poco m'interessa, m'interessa di più essere in pace con me stesso.

    E ora sì, con tutta la tranquillità morale necessaria è ora di tornare a lavorare. Ho un grosso progetto da valutare e casomai non andasse in porto posso comunque già contare su un incarico di collaborazione per un'importante realtà offertomi proprio da un ex-sconosciuto che mi ha ospitato durante il viaggio.
    Vedi?

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  7. Welcome back!
    Aspetto il report fotografico ;)
    Alessio

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