(Versione italiana di seguito)
So, here I am: 25 years old Italian guy, half interpreter/half artist, currently living in Berlin (Germany). But I gotta go back to my hometown, near Milan (Italy), in a couple of weeks.
That’s because the owner of my sublet room will knock at his door in a short time, but also (not to say “mainly”) because in the 6 months spent here too little has changed. Yes, I admit it: I came to Berlin looking for a turning point, or better, I came to Berlin looking for many turning points: I wanted to improve my German, I wanted to find better career opportunities, I wanted to enjoy life more than I had been doing during my latest years in Italy. First goal: achieved. Second and third: almost totally failed. Gosh.
My surname is Colombo, so I should follow the lead of my ancestor Cristoforo (internationally known as Christopher Columbus) and keep sailing ahead. Believe me, I’ve got his same attitude, but unfortunately I have found no Queen Isabella to support my mission. I am my Queen Isabella, and I’ve been supporting myself to the fullest working hard before getting here, in order to save a little treasure in case of need. Well done, and I feel I had some sort of payback from what I’ve been doing, but now the Economy Counsellors are suggesting the Queen to revise her plans, because an investment can also turn itself into a waste if 2 seeds out of the 3 steadily refuse to sprout and you keep watering them.
So, unless a last-minute coup de theatre turns the tables, I’m going back to Italy. Airplane? No, thanks. I would be home in less than 90 minutes, this is not what I’m looking for.
There’s the possibility that once back home I won’t have another chance to take some months to live abroad. No more chances. I feel like a player close to his last game, and if time is really over I do want a memorable lap of honour. Here’s the plan: travelling from Berlin to Milan counterclockwise, through places I have never seen and cities I have never been to. Amsterdam, London, Paris, the Atlantic coast of France, Portugal, Gibraltar, the Mediterranean coast of Spain, Marseille and -before concluding- a flying visit to Geneva for some particular reasons I will later explain. Variations to the plan are possible, hopefully with more places to visit.
“So why are you stressing us with this bunch of words?”. Right question, and here you become part of the game: to fulfil this little dream of mine your help is fundamental. Anyone who can give me advice, a lift from one spot to another, a couch to sleep on, a glass of water -or what else you may think could be useful- is not just welcome but a real blessing.
“And what’s this all for, dude?”. Don’t forget what I said in the first line: I’m half artist.
Stay with me and my adventure will be your adventure.
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Eccomi qui: venticinquenne italiano, per metà interprete e per metà artista, attualmente residente a Berlino. Tra qualche settimana però dovrò tornare a casa, in zona Milano.
Questo perché il legittimo proprietario della stanza che ho in subaffitto busserà a breve alla sua porta, ma anche (per non dire “principalmente”) perché nei 6 mesi spesi qui è cambiato troppo poco. Sì, lo ammetto, mi sono trasferito a Berlino cercando una svolta, o meglio “diverse svolte”: volevo migliorare il mio Tedesco, volevo trovare migliori opportunità lavorative, volevo vivere una vita più stimolante di quella degli ultimi anni in patria. Primo obiettivo: centrato; secondo e terzo: quasi del tutto falliti. Accidenti…
Di cognome faccio Colombo, quindi dovrei seguire l’esempio del mio antenato Cristoforo e continuare a navigare. Credetemi, l’attitudine è la stessa, ma sfortunatamente io non ho trovato nessuna Regina Isabella disposta a supportare la mia spedizione. Io sono la mia Regina Isabella e ho dato supporto alla mia impresa quanto più possibile, lavorando duro prima di trasferirmi qui a Berlino per mettere da parte un piccolo tesoro in caso di necessità. Giusta mossa, e sento anche di essere stato ricompensato da quello che ho fatto, ma ora i Consiglieri Economici di Palazzo suggeriscono che la Regina riveda i suoi piani, perché un investimento ci mette anche poco a diventare uno spreco se due semi su tre si rifiutano in ogni modo di germogliare ma si continua a dar loro acqua.
Quindi, a meno di colpi di scena che cambino la situazione all’ultimo minuto, torno in Italia. Volo? No grazie. Sarei a casa in meno di 90 minuti, non è quello che voglio.
C’è il rischio che una volta rimpatriato non riabbia più la possibilità di prendermi dei mesi per vivere all’estero. Mai più. Davanti a questo mi sento come un giocatore all’ultima partita e se davvero è così per concludere voglio un giro d’onore memorabile. Questo è il piano: viaggiare da Berlino a Milano in senso antiorario, attraverso posti e città che non ho mai visto. Amsterdam, Londra, Parigi, la costa atlantica della Francia, il Portogallo, Gibilterra, la costa mediterranea della Spagna, Marsiglia e –prima di concludere- una puntata a Ginevra per questioni che spiegherò più avanti. Variazioni del piano sono possibili, sperando che avvengano per aggiungere tappe.
“Quindi perché ci stressi con ‘sta cozzaglia di parole?”. Giusta domanda, e qui entrate in gioco voi: per realizzare questo mio piccolo sogno il vostro aiuto è fondamentale e chiunque possa darmi dei consigli, un passaggio da un posto a un altro, un divano su cui dormire, un bicchiere d’acqua –o quant’altro riteniate sia utile- non è semplicemente il benvenuto, ma una benedizione.
“E tutto questo per cosa, poi?”. Non dimenticatevi ciò che ho detto nella prima riga: per metà sono artista.
State con me e la mia avventura sarà la vostra avventura.
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