Sep 4, 2009
CONCLUSION (...AND THEN?) / CONCLUSIONE (...E POI?)
I made you wait a little bit, I let you even come back from your holidays so to gain your full attention once again, and it’s no random choice choosing today to write what it’s very probably going to be the conclusion of this blog. Right a year ago, September 4th 2008, I woke up as a Berliner for the first time. I had a house to clean, a new life to organise, a language to improve and after making great efforts I was finally there, in a new beautiful city to get to know.
Making an assessment, these last 12 months have been full of events and if I look at myself in the mirror I see many things have changed, I took a significant step forward in my growing up process. Every small or big achievement has been a cause of joy, every small or less small failure has been a lesson.
And then travelling…it has definitely been great, there’s no single thing I regret.
Talking about what happened then, more less a month after coming back home and saying goodbye to my friend Alessio and his family who relocated to Japan, I had the chance to get a seasonal job in the UK and flew to York where I had a very nice summer. We worked hard, but it was also fun and moreover I met many great people and new friends from all over the World, a payback that goes far beyond any wage.
Right now I’m back to what they call “real life”, in the same Italy I had left a year ago. My family and many friends around me make one half of my heart warm, while facing again the things I wanted to take distance from leaves the other half cold.
I feel lucky ‘cause I’m a determined person and now, fallen in love with the UK during the journey told in this blog as well as during my working summer, my first goal is finding a job in London and being able to move there. And the second goal, if the first turned out to be too complicated for some reasons, would anyway be moving somewhere else in the World. I love having new goals motivating me, I don’t set limits for what to do and I think I can do well in a good number of situations thanks to how much I got down to studying and working. If you have ideas or questions, just write me.
Having said that, I’ll keep this blog on-line as long as possible and the adventure it was launched for will be indelible for me as well as for those who followed it.
A huge hug to those who read, helped me, hosted me, interviewed me, wrote, made my heart beat and anything else. You’re part of me, and if you want I’ll be part of you as well.
I leave you words and pictures below and my music here. Let’s keep in touch.
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Vi ho fatti attendere un po’, lasciandovi anche tornare dalle vacanze in modo da ottenere la vostra piena attenzione ancora una volta, e non è un caso che abbia scelto proprio oggi per scrivere quella che molto probabilmente sarà la conclusione di questo blog. Esattamente un anno fa, 4 settembre 2008, mi risvegliavo da berlinese per la prima volta. Avevo una casa da pulire, una nuova vita da organizzare, una lingua da migliorare e dopo grandi sforzi ero finalmente là, in una nuova e bellissima città tutta da conoscere.
Tracciando un bilancio, questi ultimi dodici mesi sono stati pieni di avvenimenti e guardandomi allo specchio vedo che molto è cambiato, ho compiuto un significativo passo avanti nel mio processo di crescita. Ogni piccolo o grande risultato è stato motivo di gioia, ogni piccolo o meno piccolo fallimento una lezione.
E poi viaggiare…è stato magnifico, non c’è una singola cosa di cui mi pento.
Parlando del poi, circa un mese dopo essere tornato a casa e aver salutato il mio amico Alessio e famiglia, scappati in Giappone, ho avuto la possibilità di un lavoro stagionale in Gran Bretagna e sono quindi volato a York dove ho trascorso una bella estate. Si è lavorato duro ma è stato anche divertente e inoltre ho incontrato grandi persone e nuovi amici provenienti da tutto il mondo, una ricompensa che va ben oltre qualsiasi stipendio.
Ora sono tornato a quella che molti chiamano “la vita reale”, nella stessa Italia che avevo lasciato un anno fa. La famiglia e parecchi amici attorno mi scaldano il cuore per metà, mentre ritoccare con mano quello da cui volevo prendere le distanze il più possibile lascia fredda l’altra parte.
Ho la fortuna di essere determinato e ora, innamoratomi di tale Nazione tanto durante il viaggio raccontato in questo blog che durante la mia estate lavorativa, ho come primo obiettivo quello di trovare un lavoro a Londra e trasferirmici. E il secondo obiettivo, se il primo risultasse troppo complicato per qualche ragione, sarebbe comunque quello di valutare un trasferimento in qualche altra parte del mondo. Amo avere nuovi stimoli, non mi pongo limiti e credo di poter fare bene in diverse situazioni grazie a quanto mi sono applicato studiando e lavorando. Per idee o curiosità, scrivetemi.
Detto questo, conserverò questo blog on-line quanto più a lungo possibile e l’avventura per cui è nato rimarrà indelebile in me e in chi mi ha seguito.
Un immenso abbraccio a chi mi ha letto, aiutato, ospitato, intervistato, scritto, fatto battere il cuore e quant’altro. Siete parte di me, se vorrete io lo sarò di voi.
Vi lascio parole e foto qui sotto e la mia musica qui. Restiamo in contatto.
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London is calling!!
ReplyDeletegood luck man..
Gambatte!
M&m
Thanx! Un abbraccio
ReplyDeleteHello there!
ReplyDeleteQuando vuoi passare per Londra sai come trovarmi, no?
Io sono qui da una settimana e non voglio andarmene assolutamente anche se proprio lunedì prossimo dovrò rientrare forzatamente causa la solita burocrazia all'italiana che mi perseguita.
L'unica cosa che ti posso suggerire, se vuoi venire qui è: manda un mare di curricula... that's all, I guess...
Certo Andrea! E coi CV mi sto mettendo all'opera proprio in questi giorni.
ReplyDeleteFingers crossed!
Good luck...with everything! Especially with finding a publisher.
ReplyDeleteI had good music in my ears, wonderful images to look at and a fascinating story to read. But moreover, I had a big smile while reading all your posts.
Thank you for sharing.
Thanks Cristiana, I'll keep my fingers crossed.
ReplyDeleteNice to know you enjoyed what you read.
Stay tuned for new adventures
;-)
beh anche l`avventura di Alessio Beltrami si e` conclusa.. devo dire che almeno tu hai avuto il coraggio di scrivere un bel post di saluto e ringraziamento per chi ti ha letto anche senza commentare, come il sottoscritto, mentre il tuo amico Alessio purtroppo ha chiuso il blog sbattendo la porta senza spiegazioni e senza un pizzico di rispetto per chi lo ha seguito per mesi.. differenze di stile, a tuo vantaggio si intende ;)
ReplyDeleteAnonymous, posso solo dirti che l'avventura di Alessio (sostanzialmente ben diversa dalla mia) non si è conclusa, resta sintonizzato.
ReplyDeleteGrazie comunque per aver apprezzato il mio blog. Resta sintonizzato anche qui.
Ciao
bhe Mattia mi sembra proprio che l`avventura di Alessio sia morta e sepolta.. dopo aver avuto il visto rifiutato in Giappone hanno fatto una piccola vacanza di due mesi a New York e poi basta...sono tornati in Lombardia chiudendo tutti i blog e i siti che avevano aperto, senza dare spiegazioni.. addirittura Alessio ha chiuso i suoi twitter e bloccato tutte le persone non stretti conoscenti su facebook..insomma mancanza di stile nella sconfitta mi sembra... o no?
ReplyDeleteCaro Anonimo,
ReplyDeleteguarda, non sono molto informato in merito visto che praticamente da ottobre manco dall'Italia. Non ho informazioni in merito ai progetti di Alessio, ti posso solo dire che è uno che difficilmente alza bandiera bianca.
Posso capire che tu da lettore sia contrariato dal non avere avuto un degno epilogo fornito dalla persona che avevi seguito. Ad ogni modo, dal lato umano la mia opinione è che sia sempre meglio tentare, ed è questo che Alessio ha fatto. Mal che vada gli rimarrà un'esperienza di vita e l'arricchimento dato dall'incontro diretto con altre culture, e poi quando si getta un seme non è detto che se non germoglia oggi non possa farlo un domani.
In bocca al lupo alla gente intraprendente, io brindo a loro piuttosto che a quelli che non hanno mai coraggio di nulla